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Secondo voi i figli fanno la felicità dei genitori?
Dopo aver parlato con una amica ... recentemente diventata mamma che mi ha ...... in molte telefonate e messaggi confidato le sue preoccupazioni relative al suo nuovo ruolo, ho pensato di scrivere questo articolo.
Partiamo da un luogo comune..... i figli rendono felici: ma non è così sempre per tutti . Una ricerca recente i genitori davvero felici sono quelli che hanno superato i 30 anni . Le coppie più giovani sarebbero più contenti senza bambini . La vera serenità peri nuovi componenti cresce insieme all'età dei genitori: le mamme e i papà quarantenni sono più felici dei coetanei senza eredi, a patto che non ne abbiano più di tre. I più soddisfatti in assoluto sono gli ultracinquantenni, non importa quanto numerosa sia la loro prole.
Questa ricerca chiarisce per la prima volta la discrepanza tra la diffusa convinzione che i bambini portino la felicità e il fatto che la maggior parte delle ricerche non trovi una relazione significativa tra la genitorialità e il benessere. Subito dopo la nascita dei figli, gli aspetti positivi dell’avere figli sono oscurati dalle esperienze negative, come la mancanza di sonno , le preoccupazioni per il benessere del bambino e le tensioni finanziarie . I genitori più “anziani” sentono meno queste pressioni a mano a mano che il figlio cresce e diventa più indipendente . Quando raggiungono l'età adulta, i loro genitori, che in genere hanno tra i 40 e i 60 anni, non hanno più il problema di provvedere finanziariamente ai figli, e anzi, spesso ricevono anche un sostegno emotivo.
A seguito di molte richieste oggi parliamo di calo del desiderio maschile...... Starete pensando i soliti uomini .... pensano solo a quello...... Ebbene no maledetto Carter .... questa volta a porre la domanda non è stato Stanislao Moulinsky .... ma..... Penelope Pizzul ... uno studio americano pubblicato sul Journal of Sexual Medicine e condotto mediante questionario sottoposto a 114 neopapà rivela che anche gli uomini sono molto stressati dalla “nascita di un bebè” La gravidanza coinvolge totalmente la donna sia dal punto di vista fisico che psicologico, ed è quasi naturale pensare che la depressione post partum sia un disturbo che interessa solo la neomamma.
Si tratta di una convinzione sbagliata: la depressione post partum colpisce anche i papà, circa 1 papà su 10 ne soffre a fronte di 1 mamma su 5. Come mai? Semplice il neonato calamita tutta l’attenzione e l’impegno della mamma, che si sente quasi sempre in grado di fare tutto da sola al meglio e che inizia a trascurare il compagno. È esattamente qui che il giovane papà comincia a sentirsi escluso, tagliato fuori da un rapporto simbiotico che privilegia la mamma e il bambino. Le conseguenze di questa situazione sono nuovi ritmi e abitudini della coppia, e questo stress si tramuta in un vero e proprio calo del desiderio sessuale. Attenzione a non confondere il calo del desiderio con l’impossibilità di provare piacere. Se stimolate, queste persone sono in grado di raggiungere l’orgasmo. Il calo del desiderio non è mai definitivo. E’ importante renderne coscienza, ma non si può sperare che passi da solo. Bisogna parlarne perché le cose cambino. Questa una delle cause della mancanza di desiderio e le altre???? Ve ne segnalo alcune..... Cause farmacologiche: certi trattamenti ormonali, ansiolitici e antidepressivi possono avere effetti inibitivi sul desiderio. Parlatene col vostro medico, potrebbe modificare la posologia o la prescrizione. Di solito tutto torna alla normalità dopo la sospensione del farmaco. Lo stress: avete cambiato lavoro, e vi state occupando di un progetto molto impegnativo o attraversate problemi economici... siete con la testa altrove. Questi piccoli/grandi problemi possono causare un netto calo della libido. Non dimenticate che l’organo sessuale più importante è il cervello! A questa affermazione gli antropologi sostengono che sia legato il famoso insulto ...... " testa di c...." prendete in considerazione seriamente l'aspetto mentale. E’ importante quanto il lavoro e le scadenze. Imparate a rilassarvi e dedicate più tempo all'amore. Uno shock emotivo: un licenziamento, la perdita di una persona cara, la scoperta di un tradimento... sono degli eventi traumatici che possono destabilizzare chiunque, facendo perdere la voglia di fare l’amore. In casi simili, bisogna ricorrere all'aiuto di un professionista e iniziare una terapia. Da solo o in coppia, un professionista riuscirà a trovare una soluzione. La forza dell’abitudine: a forza di vedervi sempre, non vi guardate più! Il corpo dell’altro non ti appare più come qualcosa di attraente. E vi ritrovate a letto, annoiati, a fantasticare su altri uomini o donne più o meno sconosciuti. Imparate a riscoprire l’altro. Giocate ad esplorare i vostri corpi. Crea un’atmosfera intima e soffusa e poi, a turno, accarezzatevi lentamente da vestiti, senza pensare all'eccitazione sessuale. Man mano che passeranno i giorni e le settimane, potrete spingere oltre l’esplorazione, in modo da far crescere sempre di più il desiderio... fino all'esplosione del piacere e della voglia, finalmente ritrovata, di fare l’amore. Non bisogna esitare a cambiare le abitudini, inventando nuovi giochetti erotici e sorprendendo l’altro con nuove fantasie piccanti. Attenzione al circolo vizioso! E’ la storia del serpente che si mangia la coda. Entrambi vi rendete conto che non fate più l’amore spesso come prima e che il desiderio è calato, ma non ne parlate! Evitate i momenti d’intimità, ma ciascuno si sente in colpa per conto suo. Agite ora. Comunicate. Anche solo il fatto di ammettere questo cambiamento nella vostra relazione, farà da detonatore. Vi sentirete sollevati e non potrete che cercare l’origine del problema per risolverlo insieme: una migliore organizzazione del tempo passato insieme, dei viaggetti romantici per ritrovarvi lontano dalla routine, terapia di coppia....
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